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La Biblioteca Scarabelli

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[location title=”La Biblioteca Scarabelli” lat=”37.49197261614463″ lon=”14.06185820377425″]Fondata nel 1862 per volontà del Consiglio Comunale. Prende il nome dal filologo Luciano Scarabelli, che fece la donazione più importante, oltre 2.500 volumi[/location]
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Tra i luoghi certamente noti al nostro scrittore Rosso di San Secondo fu la Biblioteca Scarabelli. Fondata nel 1862 per volontà del Consiglio Comunale, è ospitata nei locali dell’ex Convento dei Gesuiti.

Prende il nome dal filologo Luciano Scarabelli, che fece la donazione più importante, oltre 2.500 volumi.

Queste si andarono a sommare ai volumi preziosi requisiti per decreto agli Ordini religiosi prima dell’unità d’Italia, e in particolare ai Frati Cappuccini, a quelli Riformati, di Sant’Antonio di Santissima Maria degli Angeli, di San Francesco, dei Benedettini, degli Agostiniani Scalzi, dei Fatebenefratelli, dei Domenicani e dei Gesuiti.

Il servizio al pubblico della biblioteca iniziò nel 1888, grazie a un primo stanziamento del comune e dopo il lavoro di preparazione effettuato dal bibliotecario e sacerdote Calogero Manasia.

Al 2013, la biblioteca ha un patrimonio di 142.166 volumi, riviste e 281 manoscritti, oltre a 11 incunaboli di argomenti filosofici e religiosi della seconda metà del ‘400, pergamene e oltre mille preziose cinquecentine.