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Scala dei Turchi – Realmonte

La Scala dei Turchi è una scogliera di marna, sul litorale di Realmonte, costituita da roccia sedimentaria a grana fine, formata da calcare e argilla, di un bianco accecante.

Si presenta come una gradinata naturale scavata nella roccia da vento e pioggia: a 200 metri dalla riva si possono vedere due scogli, chiamati ‘u zitu e a zita’ che evocano l’immagine di due innamorati.

Il nome di questo posto deriva, secondo una leggenda, dall’arrivo di corsari saraceni: ormeggiate le navi, si arrampicarono sulla gradinata per raggiungere i villaggi e saccheggiarli.

Spesso il Comune vi organizza manifestazioni musicali e di animazione.

La descrizione di Andrea Camilleri

Andrea Camilleri ha voluto fornirne una descrizione in uno dei suoi più famosi romanzi che vedono protagonista il commissario Montalbano.

Montalbano finì il gelato di cassata, pagò alla cassa, niscì, pigliò la machina che aviva lasciata poco distante e partì verso la Scala dei Turchi.

Seguendo le istruzioni del cammareri, a un certo punto girò a mancina, fece qualche metro di strata aspalata in discesa e si fermò. La strata non proseguiva, abbisognava caminare sulla rina. Si levò le scarpe e le quasette che lasciò in machina, la chiuì, si rimboccò l’orlo dei pantaloni e raggiunse la ripa del mare. L’acqua era frisca, ma non fridda. Passato un promontorio, la Scala dei Turchi gli apparse ‘mprovvisa.

Se l’arricordava assai più imponenti, quanno si è nichi tutto ci appare più granni della realtà. Ma anche accussì ridimensionata conservava la sua sorprendente billizza. Il profilo della parte più alta della collina di marna candida s’incideva contro l’azzurro del cielo terso, senza una nuvola, ed era incoronato da siepi di un verde intenso. Nella parte più bassa, la punta formata dagli ultimi gradoni che sprofondavano nel blu chiaro del mare, pigliata in pieno dal sole, si tingeva, sbrilluccicando, di sfumature che tendevano al rosa carrico. Invece la zona più arretrata del costone poggiava tutta sul giallo della rina. Montalbano si sentì sturduto dall’eccesso dei colori, vere e proprie grida, tanto che dovette per un attimo inserrare l’occhi e tapparsi le orecchie con le mano. C’era ancora un centinaro di metri per arrivare alla base della collina, ma preferì ammirarla a distanza: si scantava di venirsi a trovare nella reale irrealtà di un quadro, di una pittura, d’addivintare lui stesso una macchia – certamente stonata – di colore.

S’assittò sulla sabbia asciutta, affatato. E accussì stette, fumandosi una sigaretta appresso all’altra, perso a taliare le variazioni della tinteggiatura del sole, via via che andava calando, sui gradoni più bassi della Scala dei Turchi.”

dal romanzo di Andrea Camilleri, “La prima indagine di Montalbano”

Alla Scala dei Turchi è stato girata una scena dell’episodio “Un’albicocca” della serie tv “Il Giovane Montalbano” andata in onda su RaiUno. Sul set l’attore Michele Riondino nei panni del commissario sosta sulle marne bianche con la fidanzata Livia ad osservare l’incommensurabile bellezza del luogo.